Pagamenti elettronici vs Moneta fisica: il caso inglese
A Londra dilagano le smart-bank: basta entrare in un supermercato per vedere decine di persone che avvicinano il telefonino per pagare. Aprire un conto corrente è semplicissimo, lo si può fare dal divano di casa nel tempo di uno spot in tv. Dopo un paio di giorni arriva a casa la Debit Card (il nostro Bancomat) dal design accattivante . Mentre in Italia buona parte dei consumatori è scettica a usare le carte, l’Inghilterra si avvia ad essere il Paese senza più contanti in giro. Nel 2007 le banconote pesavano per il 60%, dopo dieci anni la quota è scesa al 30%. In Italia, al contrario, pesa il 65%. Le abitudini sono molto differenti, gli inglesi più legati alla moneta elettronica, gli italiani più attaccati al denaro fisico. La scomparsa del contante in Inghilterra è alimentata dai negozi: quasi nessuno accetta contanti. Gli esercizi commerciali sono quasi tutti in franchising e le casemadri spingono per i pagamenti elettronici così in ogni momento possono gestire e controllare i flussi di cassa. Si prevede che nel 2027 sarà difficile reperire denaro contante, con conseguente problema sociale ed economico. Per contrastare questa tendenza la Banca Centrale della Regina l’anno scorso ha lanciato un pezzo da 50 sterline realizzato in polimeri, ossia in plastica e per il prossimo anno è prevista l’uscita di una nuova banconota da 20 sterline su cui si potrà mettere la propria firma.
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